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martedì 18 novembre 2014

Sciopero 21 novembre: CHI, COME, QUANDO, DOVE E PERCHE'

CHI
Nella NOSTRA AZIENDA sono presenti ben 5 categorie contrattuali (dipendenti, staff-leasing, interinali a tempo determinato, apprendisti e Collaboratori a progetto) su più livelli inquadramentali (dall’operatore al secondo livello fino alle “alte sfere”). A TUTTI e ribadiamo TUTTI, interessa l’adesione a tale sciopero.
COME
In primis NON DOBBIAMO INFORMARE NESSUNO della nostra volontà di adesione e NESSUNO è in diritto di chiedercelo. Non vanno fatti giustificativi di alcun genere, né alle agenzie interinali, né all’azienda Assist, né tantomeno deve essere inserito in Keros per i lavoratori dipendenti. Tutte le aziende aderenti al settore dovranno provvedere semplicemente a non pagare una giornata di lavoro con dicitura “SCIOPERO” in quanto già informati dalle associazioni datoriali. Non sono previste sanzioni per gli aderenti, né tantomeno misure disciplinari (contestazioni). Chiunque voglia aderire dovrà farlo semplicemente non recandosi a lavoro SENZA CONTATTARE NESSUNO. Per i collaboratori a progetto non necessita un avviso o altro all’azienda, semplicemente non verranno retribuite le ore.
QUANDO
Lo sciopero è stato indetto per i turni che iniziano dalle 00:01 del 21 novembre fino a quelli che iniziano alle 13:oo del 22 novembre. Si può aderire sia il venerdì che il sabato o scioperare solo uno dei due giorni (non necessariamente il venerdì).
DOVE
Lo sciopero è indetto sull’intero territorio nazionale. La manifestazione è prevista a ROMA ed il corteo partirà alle ore 17:00 da Piazza della Repubblica fino a Piazza del Popolo, per poi proseguire con i comizi e la NOTTE BIANCA DEI CALL CENTER.
PERCHÈ
Accenture 262 licenziamenti, ECare oltre 500 licenziamenti in vista, 4U cassa integrazione a zero ore avviata dal primo novembre per circa 130 lavoratori, Almaviva Roma con 520 lavoratori che gestiscono il servizio ChiamaRoma 060606 che perderanno la loro commessa, le aziende a noi vicine nel territorio campano ed ancora una lunga lista che sembra sempre più un bollettino di guerra.
Nel mese di giugno il Governo aveva avviato un tavolo di crisi per il settore, in tale occasione le Organizzazioni Sindacali avevano evidenziato come, l’errata trasposizione della Direttiva Europea 2001/23 sulla tutela dei lavoratori, con la mancata estensione delle tutele previste dall’articolo 2112 del c.c. in occasione della successione o cambio di appalti ha creato in Italia un vuoto normativo che consente di creare crisi occupazionali esclusivamente per ridurre il salario dei lavoratori e ridurne i livelli di diritti. A ciò si aggiungono gli incentivi per le nuove assunzioni già oggi previsti dalla legislazione, legge 407/90, per le regioni del sud che prevedono il mancato versamento contributivo per i primi tre anni. Il combinato disposto delle due norme crea le crisi occupazionali odierne, che non sono determinate da un calo dell’attività lavorativa, ma unicamente dall’opportunità concessa al committente di cambiare liberamente il fornitore del servizio senza essere tenuto a garantire la continuità occupazionale a quei lavoratori che già prestavano la propria attività. In questo modo il committente mantiene basso il costo con gli sgravi contributivi permanenti e le retribuzioni dei lavoratori ai minimi contrattuali e senza anzianità mentre lo Stato paga due volte, gli ammortizzatori sociali per i disoccupati e gli incentivi per le nuove assunzioni, senza creare nemmeno un posto di lavoro nuovo. Tutto questo continua a determinare CRISI AZIENDALI, GARE AL MASSIMO RIBASSO E DELOCALIZZAZIONI.
 

IL 21 NOVEMBRE DICIAMO BASTA!!!

 

LA STRUTTURA FISTEL-CISL DI ASSIST ADERIRÀ COMPATTA ALLO SCIOPERO INDETTO UNITARIAMENTE DA SLC-CGIL, FISTEL-CISL E UILCOM-UIL ED INVITA TUTTI I LAVORATORI DI ASSIST A DARE IL MASSIMO APPORTO, AFFINCHè SI DIA IL MASSIMO RISALTO A TALE EVENTO.

 

La RSU e la Sas FISTel-CISL

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