"In caso di successione di imprese nel contratto di appalto con il medesimo committente e per la medesima attività di call center, il rapporto di lavoro continua con l'appaltatore subentrante, secondo le modalità e le condizioni previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicati e vigenti alla data del trasferimento, stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative sul piano nazionale - recita la norma emendamento - In assenza di specifica disciplina nazionale collettiva, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con proprio decreto adottato sentite le organizzazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale".
"La clausola approvata porterà ad un nuovo modello di gestione delle commesse sia pubbliche che private restituendo maggiore dignità al lavoro e alle professionalità, oltre a garantire servizi di qualità ai cittadini - commenta Vito Vitale, Segretario Generale della FISTel-CISL - La contrattazione diventa centrale per inserire nei contratti le garanzie sociali e sarà uno dei temi importanti del rinnovo del contratto di lavoro delle telecomunicazioni". Per Vitale adesso "è necessario che il Governo faccia rispettare la legge sulle delocalizzazioni (24bis legge Fornero), per evitare che per sfuggire al rispetto della clausola contrattuale o all'intervento del Ministero del Lavoro, le aziende imboccano la strada delle delocalizzazioni che francamente sarebbe inaccettabile". (tratto da CorCom).
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