
Ore 7:00, tutti pronti e carichi, consci dell'importanza dell'incontro che si terrà a Roma, si parte da Napoli in pullman. Durante il viaggio tutti insieme si discute dell'evento che si sta per affrontare, ma non mancano i momenti di allegria, in particolar modo, quando "dal nulla" spuntano cornetti per tutti i viaggiatori, che con il loro profumino inebriano l'aria. Dopo due ore e mezza si giunge alla stazione della metro "Anagnina" e già qui ci rendiamo conto dell'immenso popolo CISL presente all'evento. Tra fischietti che intonano motivetti e bandiere sventolanti, tutti ordinatamente si entra nella metro divenuta improvvisamente "colorata e rumorosa". Con la metro si giunge alla fermata di Piazza del Popolo ed appena fuori della metro si scorge l'immensa moltitudine di donne, pensionati, lavoratori, ragazzi ed intere famiglie... 100.000 persone presenti; tanto che la famigerata piazza non può contenere tutti. Una piazza che pullula di gente, una piazza che scalpita nell'attesa che i segretari generali parlino dal palco, una piazza pulpitante di passione.


E' la volta di
Angeletti, segretario generale UIL il quale prende la parola:
"Il nostro sistema fiscale è ingiusto e si basa esclusivamente sui lavoratori dipendenti e i pensionati. Come puo' un Paese fondato sul lavoro di tutti consentire che un lavoratore paghi più' tasse del suo datore di lavoro o di chi ha un reddito finanziario tassato la metà del lavoro dipendente? E' questo il vero scandalo, sociale ed economico che noi vogliamo eliminare" (fonte adnkronos).

In seguito lo speaker annuncia il nostro segretario
Bonanni ed è subito un boato ed uno sventolio di bandiere. Bonanni prende la parola:
"Vogliamo risposte chiare e immediate; il governo risponda o per noi la musica cambia, questo è uno spartito essenziale. Saremo rigorosi col governo e non daremo tregua, così come speriamo possano fare anche gli imprenditori. È ora di finirla con meretrici, appartamenti, litigi personali, ricatti, riforma della giustizia ed elettorale: si parla solo dei loro problemi. Molti politici hanno dimenticato di essere loro i servitori del paese e non il contrario. Non siamo il Bancomat dello Stato. Il patto sociale dovrà avere al centro la questione fiscale. Va ridotta drasticamente l'Irpef per lavoratori e pensionati, perchè ciò significa migliorare i salari: oggi a pagarla siamo solo noi." (fonte Il messaggero).


Dopo i discorsi dei due segretari e la testimonianza di tanti lavoratori e rappresentanti presenti alla manifestazione, la piazza lentamente inizia a svuotarsi e l'immenso popolo CISL si riversa tra le strade di Roma che bene accoglie la nostra presenza. Allora si coglie l'occasione per visitare la vicina Piazza di Spagna dove poter fare la solita foto di rito tutti insieme e passeggiare un pò per le strade della capitale sempre piena di turisti che affollano la città eterna.

La giornata "sindacale" volge al termine, si parla di tutto quanto visto e visssuto e ci si rimette in viaggio per il ritorno, un pò stanchi, ma consci ancora una volta di aver dato tanto, perchè noi siamo la voce dell'Italia.. NOI SIAMO LA CISL.
Antonio Carbone
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Si ringrazia Tommaso Viglietti per le foto fornite.
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