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venerdì 30 settembre 2011

"Redditometro, si parte tra un mese". Case e conti correnti nel mirino del fisco.

Il fisco stringe i tempi per il varo del nuovo redditometro. "Sarà operativo entro un mese, stiamo già effettuando i primi controlli sui conti correnti e sulle posizioni titoli": lo ha dichiarato il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, intervistato da Sky Tg24. "Abbiamo delle banche dati ricchissime che ci consentiranno di mettere in relazione le dichiarazioni dei redditi con le spese effettuate dai contribuenti". Un'azione congiunta, conclude Befera, che si basa su un principio molto semplice secondo cui ogni euro speso equivale a un euro guadagnato. Più che un annuncio sembra una minaccia per tutti i contribuenti che evidenziano una forte differenza tra tenore di vita e redditi dichiarati. Sono alcune centinaia di migliaia e su questi si concentreranno gli 007 del fisco. Il potenziamento della caccia all'evasore arriverà con un azione congiunta tra redditometro e spesometro. "Una novità è che dal prossimo anno tutte le spese sopra i 3.000 euro [al netto di Iva, quindi 3.630 per i consumatori, dopo l'entrata in vigore della nuova aliquota al 21%, n.d.r.] verranno comunicate a noi quindi nel redditometro entreranno le spese per l'abitazione, le barche e così via", ha continuato Befera. "Potremo confrontare il reddito dichiarato con le spese importanti effettuate e anche con la movimentazione finanziaria, tramite i conti correnti". Un gioco a tre punte. Un filtro che, nelle intenzioni del fisco, dovrebbe bloccare tutta la gamma dei fenomeni di evasione:
• con lo spesometro - che obbliga tutti i negozianti a raccogliere e comunicare all'Agenzia delle Entrate i dati anagrafici e il codice fiscale dei clienti che fanno acquisti superiori ai 3.630 euro - si intercettano le spese di un certo valore;
• con il redditometro - che si concentra invece sulle proprietà di valore (ville, auto di grossa cilindrata, yacht, ecc.) ma anche sugli stili di vita (viaggi, club esclusive ecc.) - si evidenziano gli indicatori di reddito non dichiarato;
• infine il controllo sui conti bancari segue i flussi di denaro anomali, anch'essi potenziali indizi di redditi nascosti.

Antonio Carbone
Resp. Area Fiscale FISTel-CISL

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