
1. Concetto di “progetto”
Deve essere specifico, estraneo all’attività routinaria aziendale e finalizzato a un risultato. Il progetto non può comportare lo svolgimento di compiti meramente esecutivi o ripetitivi, che possono essere individuati dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali. Oltre alla descrizione del progetto, già previsto dalla precedente normativa, è necessario indicare anche il risultato finale che si intende conseguire.
2. Retribuzione mai inferiore ai € 1.000 lordi.
Non è più possibile individuare compensi che siano inferiori ai minimi contrattuali previsti dal CCNL di riferimento dell’azienda, quindi mai sotto i 1.000 euro lordi mensili.
3. Estinzione del contratto
In caso di estinzione anticipata senza giusta causa, l’azienda deve corrispondere l’intero compenso.
4. Presunzione lavoro subordinato
I rapporti di collaborazione a progetto sono considerati rapporti di lavoro subordinato. In assenza di un progetto specifico, si trasforma in rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
5. Aliquote contributive
È previsto un innalzamento delle aliquote contributive. A regime entro il 2018, le aliquote contributive verranno alzate fino al 33% e al 24% per gli iscritti ad altra forma pensionistica obbligatoria o già titolare di un trattamento pensionistico. Tutti i contratti in essere sono validi sino a scadenza, le nuove regole si applicano ai contratti di collaborazione stipulati successivamente alla data di entrata in vigore della legge (18.07.2012).
La Riforma Fornero nei fatti impedisce che possa essere utilizzato ancora come è stato fino a qui. Questo si può considerare un bene, una conquista da parte dei numerosissimi precari che in molti casi da anni vivono questa scomoda situazione. Allo stesso tempo, però, è difficile illudersi che i contratti che oggi sono a progetto alla scadenza si trasformeranno in un’assunzione a tempo indeterminato. Quello che viene spontaneo chiedersi è, quindi, quale sarà la forma contrattuale prescelta dalle aziende per rimpiazzare il CO.CO.PRO.? (estratti tratti da tuttolavoro.libero.it)
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