Oltre
ai bonus (agevolazioni fiscali 2015) dei quali abbiamo già trattato nel
precedente articolo, vi sono altri punti da tenere d’occhio che ci possono
interessare più da vicino.
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Aumento
buoni pasto aziendali
Dal 1° luglio 2015 il buono pasto aumenta da 5,29€ a 7,00€.
L'importo dei ticket resta inoltre non
sottoposo a tassazione e quindi si tratta di un importo netto.
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Previdenza Integrativa
La tassazione
aumenta a partire dal periodo di imposta 2015: dall'11% al 20% sui fondi
pensione.
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TFR in busta
paga
Possibilità per
il lavoratore privato, dal 1° marzo 2015 al 30 giugno 2018, di trasformarlo in
una integrazione della retribuzione mensile. La Legge di Stabilità 2015 prevede la possibilità di avere
mensilmente in busta paga il tfr maturato da gennaio. La richiesta per avere il
Tfr è volontaria, ma la domanda una volta fatta è irrevocabile per tutto
il triennio. La domanda può essere fatta dal dipendente privato che sia stato
assunto da almeno sei mesi presso lo stesso datore di lavoro. La disposizione
vale per il periodo 1 gennaio 2015 con pagamento da marzo prossimo, con effetto
retroattivo, e termina nel giugno 2018. Possono chiedere il tfr in busta paga anche coloro
che attualmente sono iscritti ad una forma di previdenza complementare. In
tal caso la propria posizione è alimentata solo dal contributo del lavoratore,
del datore di lavoro e dai rendimenti finanziari. Il TFR accumulato
precedentemente rimane dov’è. Sugli importi mensili di tfr sarà effettuato il
prelievo da parte del Fisco applicando le aliquote Irpef ordinarie. Il
Tfr è costituito da un accantonamento mensile di quote del 6,91% della
retribuzione utile. Gli accantonamenti vengono contabilizzati annualmente e
rivalutati con il tasso fisso dell’1,5% più il 75% dell’aumento dell’indice dei
prezzi al consumo Istat.
Antonio Carbone
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